Gli artisti sono famosi per essere capricciosi e stravaganti ma Salvador Dalì li batte tutti.
1. ESPULSO DA SCUOLA
Si fece espellere dalla scuola d’arte, rifiutandosi di sostenere l’esame finale di storia dell’arte, paradossale! La motivazione ufficiale di questa scelta è che si riteneva superiore ai suoi insegnanti, che non reputava degni di giudicare un genio come lui. La realtà è che il padre avrebbe smesso di mantenerlo dopo il diploma, mentre continuò a pagare i suoi studi quando il giovane Dalì si trasferì a Parigi
2. LA MOGLIE GALA
Dalì conobbe la moglie, Gala, quando era ancora sposata con un amico dell’artista. Quando Dalì e Gala si sposarono, la famiglia di Salvador si dimostrò molto contrariata, sia perché lei aveva già un figlio, sia perché aveva 10 anni più di lui.
3. GESTA CURIOSE
Nel 1955 riempì una Rolls Royce Phantom II con 500 kg di cavolfiori. Alla domanda perché l’avesse fatto, rispose “Perché tutto termina nei cavolfiori!”
4. REGALI PARTICOLARI
Dalì in realtà era un romanticone: acquistò per la moglie un castello, dove lei si rifugiò presto per intrattenere i suoi amanti. Dalì si poteva recare al castello solo dando un preavviso scritto di alcuni giorni. Nonostante questo rapporto complicato, rimase fedele a Gala fino alla sua morte.
5. LE DONNE
Negli anni ’69 conobbe la modella androgina Amanda Lear, la quale voleva diventare artista. Dalì decretò che le donne non possono fare arte, così la trasformò nella sua musa. La Lear fu anche sua amante, instaurando una relazione a tre con lui e la moglie.
6. CREAZIONE INASPETTATE
Le sue opere d’arte non erano destinate solo ai musei: ha disegnato anche una linea di cravatte, una collezione di gioielli da donna e anche il famosissimo logo dei Chupa Chups.
7. IL POSTER
Nel 1955 gli fu commissionato il poster pubblicitario del film Richard III, diretto da Sir Alexander Korda. Dopo aver abbozzato il ritratto di Laurence Olivier, l’attore protagonista, Dalì si rifiutò di restare in Inghilterra per finire il lavoro e portò la tela con sé in Spagna. Purtroppo, quando finì, spedire l’opera fu impossibile, perché veniva giudicata di valore troppo alto per essere trasportata. Il regista si arrabbiò molto, ma Oliver fu tanto fortunato da ricevere il proprio ritratto in dono.
8. OLEOGRAFIA
Fu il primo a servirsi dell’oleografia, una tecnica di stampa che imitava la pittura ad olio.
9. LE LABBRA
Il famosissimo divano a forma di labbra gli fu ispirato dall’attrice Mae West.
10. ANIMALE DA COMPAGNIA
Essendo un tipo eccentrico, non si accontentò di un normale animale domestico; portava sempre con sé un ocelotto, noto anche come gattopardo americano.
11. SOGNI DA BAMBINO
Quando aveva sei anni Dalì voleva diventare cuoco. Solo crescendo cambiò vocazione e decise di dedicarsi all’arte, mantenendo un grande amore per il cibo e la cucina (come dimostrato tutti gli alimenti che compaiono dei suoi quadri). Pare che abbia affermato che la sua pittura era gastronomica, spermatica, esistenziale”.
12. IL CIBO
La sua ossessione per il cibo come mezzo per spiegare il mondo lo portò una volta a girare per le strade di New York tenendo un filone di pane lungo due metri sotto braccio. L’intento di Dalì era scioccare la gente, ma esasperato dalla loro indifferenza, alla fine lo buttò via. Per essere preciso, scagliandolo contro dei giornalisti…
13. LE SUE OPERE COME STIPENDIO
Senza saperlo rese ricche le sue segretarie. Mentre era in vita, Dalì si rifiutò di pagare in denaro le sue segretarie, dando loro delle sue opere in cambio del lavoro. Sul momento non le aiutarono certo a pagare le collette, ma dopo la morte dell’artista le impiegate si trovarono ricche sfondate.